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News - Rabobank Outlook 2021, il mercato globale della carne torna a crescere.

Global animal proteinSono Cina e Coronavirus le due parole chiave che sembrano dominare anche per il prossimo anno gli scenari della zootecnia globale. Per il comparto il 2021 sarà segnato infatti da una certezza, ossia il ruolo fondamentale giocato dalla Repubblica Popolare Cinese, e da un’incognita, ossia gli effetti della pandemia da Covid-19. Ma il 2021 della carne si prepara anche a una grossa novità: l’affievolirsi della peste suina in Asia, infatti, farà sì che proprio la carne di maiale possa diventare la vera protagonista del mercato, soffiando il primo gradino del podio alla carne bovina. Almeno questo è quando scrive RaboResearch, il centro studi di Rabobank nel suo “Global Animal Protein Outlook 2021: Emerging From a World of Uncertainty”.

Dopo un anno pieno di incertezze si prevede che le proteine animali torneranno a crescere di nuovo a livello globale, creando nuove opportunità. Nel 2021, Rabobank prevede una crescita della produzione nella maggior parte dei Paesi, con il cambiamento più grande in atto in Asia, dove gli impatti della peste suina africana (PSA) stanno svanendo. La carne di maiale dovrebbe guidare quella crescita, con un processo di recupero graduale, poiché la PSA è ancora attiva. Si prevede che cresceranno anche carni avicole e acquacoltura, seguiti dalla carne bovina. Dopo i problemi nel mercato delle proteine animali dovuti al Covid-19 nel 2020, in gran parte a causa delle restrizioni negli impianti di lavorazione, delle dinamiche del commercio globale e della distribuzione attraverso i canali di ristorazione, il prossimo anno l’attenzione sarà concentrata sulla ripresa, con il recupero del ruolo della ristorazione fuori casa, la disponibilità e i costi della manodopera e le trasformazioni della catena di approvvigionamento. Tra i problemi che interesseranno il comparto e che causeranno un permanere dell’incertezza ci sono le dinamiche dei prezzi dei mangimi più elevati e la crescente attenzione dei governi sulle proteine animali e sulla loro sostenibilità. Il recupero verso una nuova normalità determinerà una crescita dei costi, sia per gli investimenti infrastrutturali, ad esempio, che per il confronto con i più stringenti regolamenti governativi.

In Europa le carni avicole dovrebbero tornare a crescere, grazie alla ripresa della ristorazione. La produzione di carne di maiale e di manzo dovrebbe diminuire, a causa della debole fiducia del mercato. In Nord America si prevede che la produzione di tutte le specie cambierà solo marginalmente nel 2021: la crescita più forte sarà per la carne bovina, sulla base degli aggiustamenti post-Covid-19. Tutte le specie dipenderanno dalla forza dei flussi di esportazione per bilanciare la domanda interna. In Cina la peste suina africana domina le prospettive della carne suina, con una crescita prevista nel 2021. Le carni avicole vivranno un altro anno di crescita, mentre la carne bovina aumenterà solo marginalmente. Nel Sud-est asiatico la produzione di pollame dovrebbe riprendersi da un anno difficile, il maiale si riprenderà in Vietnam, ma resterà limitato nelle Filippine; e la produzione e il consumo di carne bovina si riprenderanno dopo un 2020 difficile. In Brasile la crescita della produzione è prevista per tutte le specie nel 2021, ma sarà più modesta rispetto agli ultimi anni. Le esportazioni guideranno la produzione, data la debolezza della domanda interna. In Australia le scarse scorte di bestiame sosterranno i prezzi e limiteranno la produzione. Le prospettive di produzione della Nuova Zelanda prevedono un leggero aumento della carne bovina e un leggero calo della carne ovina.

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