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News - Perché i polli si ammalano?

Il costante progresso nel campo dell’avicoltura ha portato ad ottenere performance produttive impensabili fino a qualche anno fa.

Tali performance hanno però un prezzo: il sistema immunitario dei broiler è “carente”, in quanto tutte le energie dell’organismo sono indirizzate verso l’accrescimento. Questa condizione apre quindi la porta all’ingresso di varie malattie.

La relazione animale – microrganismo – ambiente

Per far sì che una malattia si sviluppi servono tre “ingredienti”:

  • L’animale – nel nostro caso il pollo;
  • Il microrganismo – sia esso un virus, un batterio o un parassita;
  • L’ambiente

Perché l’ambiente? La semplice presenza di un animale e di un microrganismo non è sufficiente a far sviluppare una malattia, servono delle condizioni ambientali idonee, come ad esempio degli sbalzi di temperatura o una condizione di stress.

L’ambiente, per così dire, fa da “legante” tra l’animale e il microrganismo, creando una relazione indissolubile e permettendo lo sviluppo della malattia.

 Perché i polli si ammalano

Patologia o tecnopatia?

Il primo passo per la prevenzione delle malattie consiste nell’evitare l’ingresso dei microrganismi in allevamento, pertanto è indispensabile seguire delle rigide procedure di “biosicurezza in allevamento”, come ad esempio il “tutto vuoto/tutto pieno”, la disinfezione accurata dei locali e di tutto ciò che entra in allevamento e il cambio d’abiti e di calzature del personale.

Ma è sempre indispensabile avere un microrganismo patogeno per far sì che si sviluppi una malattia? La risposta purtroppo è NO! Soprattutto negli ultimi anni la fisiologia del broiler è cambiata al punto da rendere superfluo l’intervento dei microrganismi: è stato quindi coniato il termine “tecnopatia”, in cui la causa scatenante risiede in un’alterazione dell’ambiente di allevamento.

Molte delle attuali malattie dei polli da carne derivano infatti da condizioni ambientali non idonee: si pensi infatti alla “sindrome ascite” o a problemi di qualità delle carni come il “petto duro” o alla “malattia dell’Oregon”, in cui non vi è l’intervento di alcun microrganismo.

Nei prossimi mesi verranno pubblicate nel nostro sito delle monografie sulle principali patologie e tecnopatie dei polli da carne, per aiutare gli allevatori a riconoscerle e intraprendere le giuste azioni correttive.

 

A cura del servizio tecnico Avizoo, 31/01/2019

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