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News - La protezione dei broiler comincia dai primi giorni di vita.

I broiler sono maggiormente protetti dalle sfide polmonari non infettive se i mangimi, l’acqua e l’accasamento risultano ottimali durante i primi momenti di vita. E’ la conclusione di alcuni ricercatori dell’Università di Wageningen nei Paesi Bassi.

Le iniziali condizioni di vita, come la disponibilità di acqua e mangime, subito dopo la schiusa e le condizioni abitative, possono influenzare lo sviluppo e la reattività immunitaria.

Lo studio, che è stato svolto dai ricercatori del Gruppo di adattamento fisiologico dell’Università, ha affrontato le conseguenze di una carente e/o ritardata alimentazione sulla risposta anticorpale specifica verso un agente esterno non infettivo introdotto sperimentalmente negli animali. Nel corso dello studio i pulcini hanno ricevuto (immediatamente o con un ritardo di 72 ore) mangimi e acqua. A 4 settimane di età, ai pulcini è stato inoculato un agente esterno e sono stati misurati i titoli anticorpali fino a 14 giorni dopo la somministrazione.

I pulcini che avevano avuto un accesso ritardato al cibo, hanno mostrato i più elevati di titoli anticorpali contro l’agente esterno. Questi pulcini hanno anche mostrato una peggiore performance in risposta alla malattia stessa, indicando che pulcini con accesso ritardato all’alimentazione potrebbero essere più sensibili ad un ambiente ad elevata pressione antigenica.

I ricercatori concludono che la strategia alimentare nei primi momenti di vita e le condizioni abitative, influenzano la risposta di un pulcino in una sfida immunitaria. Questi 2 fattori dovrebbero pertanto essere presi in considerazione quando si persegue un equilibrio tra resistenza alle malattie e prestazioni del pollame.

Lo studio dal titolo “Early feeding and early life housing conditions influence the response towards a non-infectious lung challenge in broilers” è stato pubblicato sul Journal Poultry Science.

Fonte World Poultry

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